COMA_COSE Milano, la spensieratezza e la riflessione in formato Pop-rap

Alessia Bisini
Dottore in Lingue, Comunicazione e Media

A distanza di soli cinque mesi dall’uscita del primo LP Inverno Ticinese, i Coma_Cose , nuova promessa della musica italiana, hanno rilasciato il loro album di debutto: Hype Aura  (Asian Fake/Sony BMG ).

Il duo composto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano , in arte Fausto Lama  e California, ha inciso un disco che stravolge le regole odierne di creazione del prodotto discografico nostrano.

Il loro avvento sulla scena musicale, fin dal 2017, è stato contrassegnato principalmente dall’uscita di una carrellata di singoli che non hanno mai rispettato la tradizionale liturgia “singolo/album/videoclip ufficiale”.

Anticipato dai singoli GRANATA e VIA GOLA, Hype Aura è un LP innovativo, che non ha paura di osare, di uscire dagli schemi, di scostarsi dai canoni di quello che dovrebbe essere un disco tradizionale, in quanto a contenuti e sonorità.

Ciò è intravedibile a partire dal titolo stesso: il titolo “Hype Aura” deve essere letto come “hai paura”, ergo la paura di non riuscire a soddisfare le aspettative di un pubblico che cambia gusti e modalità di consumo della musica stessa con estrema rapidità. Il risultato è pienamente convincente, poiché il rap si fonde con il cantautorato, l’elettronica e il pop non convenzionale, mescolando sapientemente generi e attitudini diverse.

Fausto e Francesca raccontano Milano, l’indiscussa protagonista dei loro testi nonché il luogo di nascita del progetto Coma_Cose.

In un’intervista rilasciata per illibraio.it, il duo ha raccontato come Il capoluogo lombardo sia una vera e propria giungla urbana da cui trarre ispirazione e di cui sentirsi una parte integrante, viva: “Da bravi provinciali, una volta sbarcati a Milano ci siamo posizionati a Porta Genova – Milano Sud, perché ci fa sentire più vicini all’idea di paese”.

Nella traccia di apertura dell’album, “Granata”, i  Coma_Cose cantano “Mai una Gioia tranne la fermata prima di Centrale”, mentre in “Squali” ricordano all’ascoltatore che “In fondo siamo dei pescecani, e anche se a Milano non c’è il mare noi rimaniamo squali”.

Ascoltando Hype Aura, non si trovano solo riferimenti alla città considerata a tutti gli effetti il polo dell’industria musicale nazionale, ma si trova anche tanta spensieratezza e voglia di far riflettere l’ascoltatore.

La già citata “GRANATA” illustra il desiderio di appartenenza e di ricerca di un’identità definita, “MAN CARSI” racconta cosa significhi avere 20 anni nel 2019, con tutti i suoi alti e bassi.

Si passa dalla malinconia di “BEACH BOYS DISTORTI” ai primi incontri e ai nuovi inizi descritti in “A LAMETTA”.

Chiude il cocktail di suoni e generi “INTRO”, che in un qualsiasi disco verrebbe collocato proprio all’inizio, per introdurre una storia. Quella dei Coma_Cose invece si chiude, ma solo metaforicamente.

La loro musica continua a suonare, accompagnata dai ripetuti giochi di parole che contraddistinguono le loro canzoni.

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