Sauna: quando la tradizione si trasforma in strumento scientifico di salute

Arrigo F.G. Cicero 
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Alma Mater Studiorum Università di Bologna. 

La sauna è un’antica pratica tradizionale diffusasi in diverse parti del mondo, particolarmente popolare nei paesi scandinavi (la Finlandia arriva a vantare una media di circa una sauna ogni due abitanti). 

Quali sono i tipi di sauna esistenti e quali effetti positivi possono avere sulla salute umana?

Sauna finlandese: quando si parla di sauna, generalmente, si fa riferimento alla sauna finlandese (o sauna secca), da non confondersi con il bagno turco (o sauna umida). Per la sauna finlandese è necessaria una stanza con pareti ricoperte di legno ed una fonte di calore (una stufa) che mantiene la temperatura tra i 70 e i 100 gradi centigradi; per mantenere l’umidità nell’àmbito di valori adeguati (10-20%) si utilizzano delle pietre bollenti sulle quali viene fatta evaporare dell’acqua. Ogni seduta è composta da due fasi da ripetersi ciclicamente: 5-20 minuti di sauna seguiti da una doccia fredda e riposo, per poi rincominciare.

Il bagno turco: quali differenze? 

Cabina ad infrarossi: nella cabina a infrarossi (erroneamente chiamata sauna ad infrarossi) il calore viene generato da una lampada che emette prevalentemente infrarossi vicini (possono penetrare fino a 5 mm di tessuto cutaneo), ma anche una certa quota di medi e lontani (inerti). Il corpo di chi la utilizza viene scaldato per irraggiamento, mentre una piccola parte di raggi scalda l’aria circostante, raggiungendo in modo graduale temperature in genere non superiori a 60 gradi in un ambiente con una percentuale di umidità non definita. Anche qui all’esposizione al calore segue una doccia fredda.

Waon therapy: la Waon therapy (letteralmente “calore lenitivo”), nata alla fine degli anni 80’, è una tipologia di sauna secca ad infrarossi in cui viene mantenuto un calore diffuso e costante non superiore ai 60 gradi centigradi. L’utilizzatore rimane nella sauna per circa 15 minuti, per poi essere avvolto in coperte termiche e posto in posizione supina per 30 minuti in modo da trattenere il calore. 

La sauna produce uno stress termico a cui segue un’immediata risposta fisiologica da parte dell’organismo: nei soggetti sani esposti alla sauna la temperatura corporea sale rapidamente fino a 40 gradi centigradi, la sudorazione si fa profusa raggiungendo la massima intensità dopo 15 minuti, aumenta la circolazione del sangue a livello della pelle, cala la pressione arteriosa minima, e per la accelerazione del battito cardiaco che ne deriva (usualmente leggera), si assiste ad una lieve attivazione del metabolismo (ma non tanto da far dimagrire in senso stretto!). 

Allo stress termico rispondono anche il sistema nervoso ed il sistema endocrino. Il risultato più piacevole correlato alla sauna è l’innalzamento dei livelli di neurotrasmettitori del piacere (le beta-endorfine), associato ad un’azione analgesica, per lo più legata all’effetto positivo del calore su contratture e tensioni muscolari e sulla rigidità di tendini ed articolazioni. 

SAUNA: SALUTE, NON SOLO PIACERE – UN UTILIZZO REGOLARE OTTIENE: 

  • Riduzione dei livelli di ormoni correlati allo stress 
  • Diminuzione della pressione arteriosa massima 
  • Miglioramento della circolazione periferica, della funzionalità del cuore e della respirazione 
  • Protezione della fisiologia della cute, mantenimento del pH e dell’idratazione dello strato più superficiale 

CONSIGLI UTILI PER IL “PRIMA, DURANTE E DOPO SAUNA” 

Per prevenire eventuali sensazioni di debolezza, specie dopo la sauna classica”, è necessario idratarsi adeguatamente, sia prima che dopo ogni sessione, preferibilmente con bibite non refrigerate, quindi ideali potrebbero essere tisane di vario tipo. Sono da evitare gli alcolici

Ove siano disponibili saune a più temperature, è sempre suggeribile iniziare il percorso con soste in quelle a temperature più basse

Nei paesi di lingua tedesca evitare di entrare quando viene chiamato il così detto “Aufguss”: è un momento specifico in cui la temperatura percepita viene fatta alzare molto rapidamente e potrebbe creare problemi di ipotensione arteriosa e difficoltà respiratoria a chi non vi sia mai stato sottoposto. 

Nei soggetti meno abituati alla sauna, la Waon è sicuramente la più accettabile e quella più studiata anche in pazienti affetti da malattie importanti come lo scompenso cardiaco con ottimi risultati, sia dal punto di vista circolatorio che della percezione di salute in generale. 

Dunque, buona sauna con una buona tisana!


Letture consigliate 
Miyata M, Ohishi M, Tei C. (2017). Waon Therapy: Effect of Thermal Stimuli on Angiogenesis. In: Higashi Y., Murohara T. (eds) Therapeutic Angiogenesis. Springer, Singapore

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