Podcast: un fenomeno digitale in espansione
Ruben Cazzola 1 & Alessia Bisini 2
1 Dottore in Comunicazione, Media e Pubblicità, 2 Dottore in Lingue, Comunicazione e Media
Che cos’è un podcast? Avrete letto spesso questa parola durante il lockdown a causa della pandemia da COVID-19. Se tale termine vi ha incuriosito, in questo articolo vi spieghiamo questo fenomeno digitale in continua espansione.
Un podcast non è altro che un file audio digitale, dai molteplici contenuti, distribuito attraverso Internet e fruibile su un computer o su un lettore MP3.
Il termine “podcast” è la combinazione tra “pod” e “cast”, due particelle della lingua inglese che fanno riferimento alla natura tecnologica di questo strumento di comunicazione.
“Cast” vuol dire letteralmente “spargere, diffondere” e il termine “pod”, in inglese “baccello”, fa riferimento al supporto fisico che ha innovato le modalità di distribuzione dell’audio digitale nell’ultimo decennio, ovvero l’iPod.
Anzitutto un po’ di Storia:
I podcast iniziano a diffondersi nei primi anni 2000 e vengono consacrati nel 2005 da Steve Jobs, che introduce una funzione specifica che consente di navigare e collezionare podcast all’interno di iTunes sul proprio iPod.
Quindici anni dopo, crearne uno è diventato semplicissimo e alla portata di tutti, anche grazie all’avvento di numerose piattaforme di distribuzione pensate per la loro condivisione.
I dati relativi alla situazione italiana parlano chiaro: Oltre 12 milioni di ascoltatori, +1.8 milioni nel 2019, +16% d’incremento sul 2018.
Sulla base di una ricerca condotta da Nielsen[1], azienda globale di misurazione e analisi dati, sono stati individuati tre profili di ascoltatori:
- L’abitudinario: è quel tipo di persona che ama i podcast e ne fa uso regolare, con una media che arriva fino a più ascolti a settimana.
- L’ascoltatore seriale: non può farne a meno, tanto da ascoltarli almeno una volta al giorno. Queste persone in genere li ascoltano ovunque siano: in compagnia o soli, sul tram o al lavoro, a casa o in palestra.
- L’ascoltatore potenziale: colui che non li ascolta per il semplice fatto che non sa di cosa si stia parlando.
Tra i contenuti più apprezzati, figurano:
musica (45%), news (42%), intrattenimento (37%) e approfondimenti (33%).
I più giovani (18-24 anni) apprezzano maggiormente i contenuti in inglese.
Per quanto riguarda i principali luoghi di fruizione, l’ambiente domestico viene previlegiato (71%), seguito da macchina (34%) e autobus (22%).
In sostanziale parità i fruitori uomini e donne.
[1] https://www.ansa.it/canale_lifestyle/notizie/tempo_libero/2019/11/24/fenomeno-podcast-il-pubblico-supera-12-mln-di-ascoltatori_a859ccb0-bab7-42dd-a94e-770d87612044.html