Giorni di ordinaria follia in Farmacia (6/6)

Miti, leggende, varie ed eventuali

A cura di C.P.

Uno dei momenti più alti di questo mio mese in farmacia è stata la seguente richiesta fatta per telefono.

dottorè, vi è arrivato qualche vaccino antibiotico anti coronavirusse?

Certo, in quantità anche. Ma non vogliamo dispensarlo, lo teniamo tutto per noi.

dottorè, posso veni’ in farmacia a farmi il tampone?

La farmacia dei servizi.

In realtà, la vera protagonista indiscussa dell’emergenza è soltanto una: la vitamina C. E’ stata richiesta in qualunque formulazione, in qualunque dosaggio, in qualunque via di somministrazione.

dottorè, dammi pure la vitamina c, va. Bisogna alza’ le difese immunitarie.

dottorè, ma come solo da 1 grammo? Non ce l’avete da 1000 (mg, nota bene)?

senta dottoressa. A me da 1000 non basta. Me la deve trovare da 2-3000. Io sono immunodepressa!”

dottorè, ce l’avete la vitamina c? me ne da 8 scatole?

dottorè, ma ce l’avete iniettabile? Così fa effetto prima!”

dottorè, ma se prima di berla, mi sciacquo un po’ la bocca con la vitamina c? faccio bene?”. Benissimo. Logico. Inattaccabile.

Adesso, unita alla vitamina c, la vitamina d sta conquistando la sua fetta di pubblico.

dottorè, mi deve dare un integratore che contenga SOLO vitamina c e d.”

dottorè, ma a mio figlio posso dare il Dibase (farmaco, nb)? In televisione dicono che fa bene! Ha 3 anni!

Acquistano qualunque cosa abbia nel nome commerciale un qualsivoglia rimando alle difese immunitarie.

Un paragrafo lo meritano la Tachipirina e i FANS. C’è chi ha fatto scorta della prima, acquistandone 6 confezioni per dosaggio (da 500mg, da 1000mg, da 250mg in supposte per bambini, in sciroppo, in gocce. Non si sa mai, se sale la febbre è meglio essere previdenti) e chi si tiene il dolore al nervo sciatico da non camminare perché l’ibuprofene fa venire il coronavirusse. C’è chi per le contratture piuttosto sceglie il gentalyn beta, ma guai a proporre una banale crema di voltaren al 2%: stai cercando di assassinarli.

Per fortuna esistono persone realiste, quelle che ci osservano correre da una parte all’altra del bancone a rispondere al telefono impazzito, stampare ricette, coccolare i clienti e commentano: “dottorè, non so proprio come facciate a reggere questi ritmi. C’avete certe facce di m***a!”

E tante grazie.

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