• Nelle donne vaccinate il latte materno ha anticorpi contro SARS-CoV-2

    Un recentissimo studio suggerisce che i bambini allattati al seno avranno accesso agli anticorpi SARS-CoV-2 fino a 6 mesi dopo la vaccinazione materna. Fonte:Stephanie E Perez , Luis Diego Luna Centeno , Wesley A Cheng , et al. Human Milk SARS-CoV-2 Antibodies up to 6 Months After Vaccination. Pediatrics. 2022 Feb 1;149(2):e2021054260.

  • Scuola e COVID

    Ho un bambino di 8 di anni e una ragazza di 15 che sono felicissimi quest’anno della possibilità della scuola in presenza. Per questo vediamo con grande timore e anche dolore l’idea che possa ricominciare l’incubo dei casi positivi, i tamponi, gli isolamenti, le quarantene, la dad. Possibile che non esista un modo per scongiurare questo strazio? Purtroppo, i protocolli anti-Covid negli istituti scolastici sono ancora quelli dello scorso anno: in caso di una persona risultata positiva nella classe, test e tracciamento dei contatti, isolamento dei malati e quarantena dei contatti della classe. Secondo gli studi, tuttavia, se a scuola c’è un positivo al Covid non è necessario isolare tutta…

  • Vaccino anti-COVID in allattamento e punizioni corporali

    No alle punizioni corporali Sono la mamma disperata di una piccola peste di quattro anni che non ne vuole sapere di ubbidire. Capricci e ribellioni sono all’ordine del giorno su tutto. Non so più quale punizione adottare, sembra non avere paura di nulla! Le ricerche dimostrano che uno stile educativo basato sull’autoritarismo non è auspicabile: le punizioni sono dannose e non servono neppure, dato che l’effetto che sortiscono è quasi sempre opposto a quello che si vorrebbe ottenere. Le punizioni infatti tendono a mortificare, demolire, annientare, senza costruire. La punizione fisica, per i genitori che vi ricorrono, può rappresentare una sorta di codice di comunicazione non verbale, il voler segnalare…

  • Il mal da viaggio e l’immunità di gregge

    Il mal da viaggio Purtroppo il nostro bambino di 4 anni “si disturba” in auto e questo ci limita tantissimo negli spostamenti anche brevi con lui. Possibile che non esista un rimedio efficace? Molti bambini soffrono di “chinetosi”, disturbo caratterizzato da sintomi neuro-vegetativi quali nausea, vomito, vertigini, malessere, pallore, sudorazione, aumento della salivazione, e dovuto agli spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante il movimento (in auto, treno, aereo o nave), che causa iper-stimolazione dell’apparato vestibolare (organo dell’equilibrio) presente nell’orecchio interno. In genere, non interessa i neonati e si manifesta solo dopo il primo anno di vita; l’età più suscettibile è tra i 3 e i 12 anni. Per prevenire…

  • face mask on blue background

    L’USO DELLE MASCHERINE RIDUCE SINTOMI RINITE

    L’inquinamento degli ambienti esterni e interni rispetto alle abitazioni umane è un fattore essenziale per lo sviluppo di patologie allergiche respiratorie a carico del naso e dei bronchi.  “Gli studi clinici hanno dimostrato che all’aumento dei livelli di inquinamento corrisponde un incremento di tali patologie. Gli inquinanti riducono l’efficienza dei sistemi di difesa nei confronti di agenti tossici – spiega Gennaro LICCARDI, allergologo e membro del Comitato Scientifico Associazione Respiriamo Insieme-APS – e “facilitano” la comparsa di allergie. Questi effetti si possono osservare in tutte le fasi della vita ed è accertato che l’esposizione a inquinanti nei primi mesi può condizionare lo sviluppo di allergie respiratorie anche più in là nella vita come nell’adolescenza…

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    Covid-19: quante varianti esistono al momento?

    La variante Delta è stata definita una variante Alpha “migliorata” perché è il 60% più trasmissibile e quindi più trasmissibile di qualsiasi altra variante per la quale sono disponibili dati. Tuttavia, i vaccini continuano ad avere un’efficacia dal 67% al 90% contro la variante Delta. La variante Gamma rimane la variante dominante in Sud America, ma non sono disponibili dati affidabili sull’efficacia del vaccino contro questa variante. L’aumento di varianti multiple e più trasmissibili da settembre 2020 indica una preoccupante capacità di mutazione di fronte a varie pressioni evolutive/immunologiche. Tuttavia, i dati che illustrano l’efficacia del vaccino in ciascuna variante (quando disponibile) indicano che la malattia grave è ancora limitata…

  • Ruolo protettivo della lattoferrina nell’infezione da Coronavirus

    La lattoferrina è una glicoproteina naturale multifunzionale prodotta dalle ghiandole esocrine (che versano il loro secreto all’esterno del corpo o in cavità comunicanti con l’esterno) e da alcuni globuli bianchi (i granulociti neutrofili) nei siti di infezione ed infiammazione.La lattoferrina è quindi presente, oltre che nei granulociti neutrofili, in diverse secrezioni umane come latte, colostro, saliva, lacrime, secrezioni nasali e bronchiali, fluidi gastrointestinali  Differenti studi hanno dimostrato che la lattoferrina può essere utile in caso di infezioni virali e batteriche, grazie: alla sua capacità di legarsi allo stesso sito di attacco preliminare (i proteoglicani di eparan solfato, HSPG) di SARS-CoV con le cellule ospiti alle sue attività antinfiammatoria e immunomodulante. Bibliografia 1. Lang J et al.…

  • person washing his hand

    Regole per la disinfezione/lavaggio delle mani

    Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un’azione meccanica. Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani a base alcolica.Se si usa il sapone è importante frizionare le mani per almeno 60 secondi.Se il sapone non è disponibile usare una soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi.I prodotti reperibili in commercio per la disinfezione delle mani in assenza di acqua e sapone (presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione microbicida) vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci. È importante lavarsi le mani: Prima di toccarsi…

  • Contro COVID-19 oltre alla mascherina anche gli occhiali

    L’uso di occhiali potrebbe essere protettivo contro COVID-19.Infatti indossare occhiali riduce al minimo il contatto con gli occhi, diminuendo così potenzialmente la trasmissione del virus. FonteW Zeng, X Wang, J Li, Y Yang, X Qiu, P Song, J Xu, Y Wei.Association of Daily Wear of Eyeglasses With Susceptibility to Coronavirus Disease 2019 Infection. JAMA Ophthalmol. 2020 Sep 16;e203906.

  • La supplementazione con vitamina D potrebbe ridurre il rischio di influenza e di infezione e morte da COVID-19

    Il mondo è in preda alla pandemia di COVID-19. Oltre alla quarantena sono disperatamente necessarie misure di sanità pubblica in grado di ridurre il rischio di infezione e morte. Questo articolo esamina: i ruoli della vitamina D nel ridurre il rischio di infezioni del tratto respiratorio, la conoscenza dell’epidemiologia dell’influenza e del COVID-19 e come l’integrazione con vitamina D potrebbe essere una misura utile per ridurre il rischio. La vitamina D può ridurre il rischio di infezioni attraverso diversi meccanismi. Tali meccanismi includono: l’induzione di catelicidine e defensine che possono abbassare i tassi di replicazione virale e ridurre le concentrazioni di citochine pro-infiammatorie responsabili della polmonite, l’aumento delle concentrazioni di…