• Supplementazione di Vitamina D a dosaggio elevato per le pazienti con cancro mammario in trattamento chemioterapico

    I trattamenti per il cancro alla mammella (BC) inducono un deficit di vitamina D e conseguenti alterazioni del metabolismo osseo, con rischio di osteoporosi e morbilità scheletrica. Un recente studio clinico ha evidenziato che la supplementazione di vitamina D ad alte dosi  in pazienti  con cancro mammario iniziale che ricevono chemioterapia adiuvante è sicura ed efficace. Fonte:Elodie Chartron , Nelly Firmin, Célia Touraine, et al. A Phase II Multicenter Trial on High-Dose Vitamin D Supplementation for the Correction of Vitamin D Insufficiency in Patients with Breast Cancer Receiving Adjuvant Chemotherapy. Nutrients. 2021 Dec 10;13(12):4429.

  • La vitamina D nei sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS)

    Spesso non pensiamo che la vitamina D possa avere un’influenza sui sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS). Una recente meta-analisi fornisce indicazioni di come migliorare questi sintomi con un trattamento sicuro e poco costoso. La vitamina D è più un ormone che una vitamina, con recettori presenti in tutto il corpo, in particolare nella muscolatura della vescica, dell’uretra, della prostata e del pavimento pelvico. Diversi studi dimostrano che i livelli di vitamina D sono inversamente associati alle dimensioni della prostata e alla crescita delle sue  cellule. Gli autori hanno esaminato i LUTS sia negli uomini che nelle donne e hanno scoperto che la vitamina D ha un effetto maggiore sui…

  • La carenza di vitamina D può aumentare il rischio di COVID-19

    Un recente studio retrospettivo ha mostrato che gli individui che sono carenti di vitamina D possono essere a maggior rischio di contrarre il coronavirus rispetto a quelli con sufficienti livelli. La vitamina D è importante per la funzione del sistema immunitario; gli integratori di vitamina D hanno già dimostrato di ridurre il rischio di infezioni virali del tratto respiratorio. Fonte:David O Meltzer,  Thomas J Best , Hui Zhang, et al.Association of Vitamin D Status and Other Clinical Characteristics With COVID-19 Test Results.  JAMA Netw Open. 2020 Sep 1;3(9):e2019722.

  • La supplementazione con vitamina D potrebbe ridurre il rischio di influenza e di infezione e morte da COVID-19

    Il mondo è in preda alla pandemia di COVID-19. Oltre alla quarantena sono disperatamente necessarie misure di sanità pubblica in grado di ridurre il rischio di infezione e morte. Questo articolo esamina: i ruoli della vitamina D nel ridurre il rischio di infezioni del tratto respiratorio, la conoscenza dell’epidemiologia dell’influenza e del COVID-19 e come l’integrazione con vitamina D potrebbe essere una misura utile per ridurre il rischio. La vitamina D può ridurre il rischio di infezioni attraverso diversi meccanismi. Tali meccanismi includono: l’induzione di catelicidine e defensine che possono abbassare i tassi di replicazione virale e ridurre le concentrazioni di citochine pro-infiammatorie responsabili della polmonite, l’aumento delle concentrazioni di…