la Depressione e l’importanza dell’acqua
Rischio depressione
Sono la mamma di Marianna, 14 anni. E’ sempre stata una bambina solare, invece da dopo l’estate la vediamo come spenta, apatica, triste, chiusa in se stessa, sempre ritirata nella sua cameretta. Lo abbiamo attribuito alla pandemia e alla chiusura della scuola: l’anno scorso aveva reagito meglio alla didattica a distanza, ma quest’anno è stata una brutta batosta. Se le chiediamo di uscire dalla stanza e spegnere il cellulare diventa aggressiva, si ribella con veemenza. Però ha seguito le lezioni con assiduità, gli insegnanti non ci hanno segnalato problemi. Non so che pensare.
Questo ultimo dato del buon rendimento a scuola è sicuramente incoraggiante perché vuol dire che la ragazza non si è “scompensata”, mantiene ancora un buon funzionamento sociale, ma i segnali che vi dà non sono da sottovalutare: possono essere campanelli di allarme di uno stato depressivo e richiedono che sia seguita da uno specialista della mente.
Acqua ai bambini
Sono mamma di tre bambini tra i 9 anni e i 10 mesi. Quanta acqua dovrebbero bere? Secondo me non bevono abbastanza.
Effettivamente, nei bambini lo stimolo della sete è meno sviluppato rispetto agli adulti e spesso il loro apporto idrico non è adeguato alle loro esigenze. Sarebbe importante proporre loro da bere senza aspettare la sete, che interviene quando l’organismo è già disidratato. Bisogna infatti considerare che un bambino è composto per il 70-80% di acqua (gli adulti 50-60%) e le perdite di liquidi attraverso la pelle sono maggiori che in un adulto, dato che la superficie di tessuto cutaneo è in proporzione alle dimensioni molto superiore e il metabolismo della crescita è più veloce comportando aumentato dispendio di calore. Va quindi considerato un fabbisogno di acqua nel primo anno di vita di circa 150 ml/Kg al giorno, 120ml/Kg nel secondo anno, 100ml/Kg dopo, da aumentare se fa caldo, si pratica attività fisica o c’è febbre o vomito e diarrea. E’ importante insegnare ai bambini a dissetarsi con acqua e non con bevande dolci o gasate, succhi di frutta, latte, che apportano calorie superflue.