• Un bambino che non vuole mangiare

    Il nostro bambino di tre anni non vuole assolutamente mangiare al punto che ha perso peso. Non c’è stato integratore vitaminico o stimolante dell’appetito che tenga. Appare proprio disinteressato all’idea di mangiare. Come se fosse disgustato proprio dal cibo. Il pediatra ci ha spaventati parlando di ARFID. Il Disturbo Evitante/Restrittivo nell’Assunzione di Cibo (Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder, ARFID) è una forma di rifiuto del cibo che, a differenza dell’anoressia nervosa, non è collegata a una immagine distorta del proprio corpo né alla paura di prendere peso, ma a pura e semplice avversione per il cibo. Esistono tre varianti: mancanza di interesse per il mangiare; estrema selettività verso determinati sapori e…

  • Una ragazza fissata con la bilancia

    Ho una figlia di sedici anni troppo ossessionata dal peso. Si pesa tutti i giorni e non è mai contenta del risultato della bilancia. Si trova sempre troppo pesante o troppo poco e modifica continuamente la dieta in base a quello che riscontra rispetto a un suo astratto peso ideale. Inutile dire che invece sta benissimo. E’ solo una sua fissazione. Non so come fare. Essere insoddisfatti del proprio aspetto è alla base di comportamenti alimentari disfunzionali, perché si riveste l’atto del nutrirsi di emozioni anziché rispondere a un bisogno vitale primario. Bisogna aiutare la ragazza a focalizzarsi, più che sul peso, sulla salute nel suo significato più ampio. L’insoddisfazione…

  • Microplastiche nel latte materno umano!

    Microplastiche sono state rilevate per la prima volta nel latte materno umano e ciò desta preoccupazione per il potenziale impatto sulla salute dei neonati. Infatti quest’ultimi sono particolarmente vulnerabili ai contaminanti chimici e gli autori di questa indagine hanno affermato che sono urgentemente necessarie ulteriori ricerche, ma hanno sottolineato anche che l’allattamento al seno rimane di gran lunga il modo migliore di nutrire un neonato. La ricerca è stata effettuata a Roma su campioni di latte materno prelevati da 34 madri sane, una settimana dopo il parto: nel 75% di essi sono state rilevate microplastiche composte da polietilene, PVC e polipropilene, che si trovano tutte negli imballaggi; gli autori  hanno…

  • Il pericolo dei dolcificanti artificiali

    Il NutriNet-Santé è uno studio di coorte prospettico, in cui è stata valutata in 103.388 adulti francesi l’associazione tra l’assunzione di dolcificanti artificiali e malattie cardiovascolari L’assunzione di dolcificanti artificiali come aspartame, acesulfame potassico e sucralosio è risultata associata ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. L’aspartame (Equal) è risultato associato al più alto rischio di ictus (HR, 0,17); esso è assorbito e metabolizzato in una varietà di composti, uno dei quali è la formaldeide. Ciò può indebolire la barriera ematoencefalica, aumentando il rischio di tossicità, infiammazione e ictus.  Il sucralosio (Splenda) è stato associato al più alto rischio di malattia coronarica (HR, 1,31); esso è solo parzialmente assorbito a…

  • Bere più tè riduce il rischio di mortalità

    Utilizzando i dati della UK Biobank, un recente studio di coorte che ha coinvolto 498.043 adulti di età compresa tra 40 e 69 anni ha valutato l’associazione del consumo di tè con la mortalità per tutte le cause e per causa specifica. Durante un follow-up mediano di 11,2 anni, gli individui che hanno bevuto 2 o più tazze di tè al giorno hanno avuto rischi di mortalità per tutte le cause inferiori rispetto a quelli che non hanno bevuto tè, indipendentemente dalle variazioni genetiche nel metabolismo della caffeina. Inoltre, l’assunzione di tè era associata a un ridotto rischio di mortalità per malattie cardiovascolari, cardiopatia ischemica e ictus. Fonte:Maki Inoue-Choi ,et al.…

  • Meglio non bere alcolici

    Un recente studio, pubblicato su Lancet, ha affermato che il consumo di alcol non è mai vantaggioso per le persone di età inferiore ai 40 anni. I dati indicano che bere di alcol in qualsiasi quantità aumenta il rischio di alcuni tumori, e questo a qualsiasi età. Per la prevenzione dei tumori non importa se la bevanda alcolica sia vino rosso, birra o vodka; per la prevenzione del cancro, è meglio non bere affatto.

  • Autosvezzamento

    Quando inizierò lo svezzamento al mio bambino davvero posso fargli provare qualsiasi alimento, come mi suggerisce la mia pediatra che segue l’autosvezzamento? L’auto-svezzamento significa lasciare che il bambino, compiuti i sei mesi, si svezzi da solo durante i pasti dei genitori, chiedendo e ottenendo piccoli assaggi di tutte le portate, spinto dalla sua naturale curiosità e dall’istintiva tendenza a imitare gli adulti. Naturalmente, ciò richiede che le pietanze della famiglia siano cucinate in modo sano, con alimenti di prima qualità, scegliendo prodotti di stagione e cotture leggere, condimenti poveri di grassi, con poco o assente sale. Inoltre, si deve tenere scrupolosamente sotto controllo il bambino durante l’assunzione del cibo per…

  • pesce

    Melanoma: Una maggiore assunzione di pesce può aumentarne il rischio

    Secondo uno studio pubblicato su Cancer Causes & Control, una maggiore assunzione totale di pesce è associata a un aumentato rischio di melanoma maligno e melanoma in situ. Si Ipotizza che questi risultati possano essere attribuiti a contaminanti nei pesci, come bifenili policlorurati, diossine, arsenico e mercurio”. Precedenti ricerche hanno evidenziato che una maggiore assunzione di pesce è associata a livelli più elevati di questi contaminanti all’interno del corpo e hanno identificato associazioni tra questi contaminanti e un rischio più elevato di cancro della cute. Fonte: Yufei Li, Linda M Liao, Rashmi Sinha , et al. Fish intake and risk of melanoma in the NIH-AARP diet and health study.Cancer Causes Control. 2022 Jul;33(7):921-928.

  • Lo yogurt per l’osteoporosi postmenopausa

    Probiotici significa letteralmente “per la vita” e la parola deriva dal latino e dal greco. Alcuni dei probiotici sono componenti batterici costituenti la normale flora intestinale umana. Questi batteri hanno potenziali effetti clinici per il trattamento o la prevenzione delle malattie di origine intestinale ed extraintestinale. Questi effetti possono essere utili per ridurre il rischio di alcune malattie, come la steatosi epatica, le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), le malattie cardiovascolari (CVD) e il diabete. Recenti indagini hanno anche indicato gli effetti benefici dei microbi intestinali sulla salute delle ossa. Alcuni studi sugli animali e uno studio sull’uomo hanno mostrato un effetto positivo dei probiotici sul metabolismo osseo e sulla…

  • Altre prove che la dieta mediterranea favorisce una vecchiaia in salute

    Una dieta sana è considerata uno dei fattori fondamentali per raggiungere un invecchiamento sano. In effetti, un crescente numero di prove epidemiologiche mostra che la dieta mediterranea può ritardare o prevenire, nei soggetti più anziani, il declino cognitivo e l’insorgenza di molte malattie croniche. Lo studio InCHIANTI è uno studio prospettico condotto in un campione rappresentativo di anziani residenti nell’area geografica del Chianti (Toscana, Italia). Lo studio ha evidenziato che in condizioni basali una maggiore aderenza alla dieta mediterranea (valutata con un biomarcatore dietetico) si è associata, durante un follow-up di 20 anni, a un minor rischio di mortalità negli anziani. La misurazione dei biomarcatori dietetici può contribuire a guidare…