Non gettare le mascherine chirurgiche in mare!
A causa della pandemia di Covid-19, l’uso di mascherine usa e getta è stato adottato in tutto il mondo come misura precauzionale per rallentare la trasmissione del virus. Ciò ha determinato un aumento senza precedenti della produzione di questi dispositivi di protezione e, purtroppo, una nuova forma di contaminazione ambientale dovuta allo smaltimento improprio.
Per fornire una stima preliminare del rilascio di microfibre da una maschera chirurgica scaricata nell’ambiente marino, sono stati effettuati esperimenti di invecchiamento artificiale. I risultati hanno indicato che una singola maschera chirurgica sottoposta a 180 ore di irradiazione con luce UV e agitazione vigorosa in acqua di mare artificiale può rilasciare fino a 173.000 fibre/giorno. Inoltre, analisi SEM (microscopio elettronico a scansione) e micro-FTIR (microscopia-spettroscopia) effettuate su maschere chirurgiche raccolte dalle spiagge italiane hanno evidenziato la stessa tipologia di degradazione morfologica e chimica osservata nelle maschere sottoposte agli esperimenti di invecchiamento artificiale, confermando i rischi di un simile rilascio di microfibre nell’ambiente marino.
Fonte:
Saliu F, Veronelli M, Raguso C, Barana D, Galli P, Lasagni M.
The release process of microfibers: from surgical face masks into the marine environment
Environmental Advances Volume 4, July 2021, 100042