Personal Trainer, una professione in costante ascesa

Nonostante la figura del Personal Trainer sia mediamente associata a momenti di svago, fare il Personal Trainer è tutt’altro che un gioco: è una professione delicata che richiede studio e attenzione, per la sua diretta influenza sulla salute fisica e mentale delle persone.

Diventare Personal Trainer

Dopo quasi 15 anni di esperienza lavorativa presso una delle più importanti multinazionali del Fitness e grazie alla passione per lo sport, praticato da sempre, è possibile fare un po’ di chiarezza su questa controversa figura, partendo dal percorso accademico che un aspirante Personal Trainer deve fare, per poter essere un professionista completo e preparato.

Di importazione americana e semi sconosciuta negli anni ’90, questa professione è diventata, anche grazie ai Social, attuale e piuttosto ambita per il contesto dinamico e stimolante in cui opera, ricco di rapporti sociali.

Ad oggi, però, non è ancora regolamentata dalla legislatura italiana e non esiste un percorso formativo ufficiale, pertanto il punto di partenza ideale è conseguire la laurea triennale in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, presso numerosi atenei italiani. Il passo successivo può essere l’iscrizione a un Corso di Laurea Magistrale/Specialistica, come quella di Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate, oppure di Scienze e Tecniche Avanzate dello Sport.

Certo, la laurea non è obbligatoria, ma permette di diventare un professionista esperto e qualificato con la preparazione tecnica necessaria per esercitare la professione. Tuttavia, esistono ulteriori possibilità per raggiungere l’abilitazione professionale, come il consegui- mento del Diploma rilasciato da una delle diverse Scuole di formazione riconosciute dal CONI o da Enti sportivi legati al CONI stesso.

Il ruolo del Personal Trainer

L’allenamento

Qualunque sia il percorso di provenienza, il Personal Trainer è uno specialista che si occupa di ideare un allenamento personalizzato, basato sulle esigenze del singolo cliente, in grado di individuare le necessità della persona.

Il percorso che crea è impostato sugli obiettivi da raggiungere e viene calibrato in base alla storia pregressa del cliente, al suo stato di salute, alle potenzialità e, non meno importante, alle motivazioni. La costanza che ognuno mette nell’attività sportiva, professionale o amatoriale che sia, sarà un elemento di rilevante influenza.

Il percorso inizia con l’“anamnesi”, fase nella quale vengono raccolte le informazioni necessarie ad avere un quadro completo del cliente. Nello step successivo, il cliente viene sottoposto a test fisici mirati, utili a valutare la situazione funzionale ed antropometrica, per avere un’idea quanto più dettagliata e completa possibile riguardo alla sua condizione all’inizio del percorso.

Questo è il momento in cui il Personal Trainer può stilare la famosa “schedacon gli esercizi da eseguire, che varierà nel corso dell’allenamento in base ai risultati raggiunti.

Il compito del Personal Trainer, a questo punto, è di verificare il corretto svolgimento degli esercizi e di sviluppare l’allenamento parallelamente ai progressi, ma anche alle attitudini e alle preferenze della persona.

Il supporto motivazionale

Un bravo Personal Trainer deve essere anche un buon motivatore, comprende i limiti fisici ed è attento a non valicarli, così come comprende i blocchi mentali e aiuta a superarli. Dopo qualche mese di allenamento in palestra, la costanza può infatti venire meno e si rischia di perdere tutti i benefici raggiunti fino a quel momento, perché prevalgono i ritmi frenetici del mondo lavorativo in cui ci si muove al giorno d’oggi. Il rischio che questo accada è abbastanza alto, ma un bravo Personal Trainer non perde mai di vista l’obiettivo primario: il benessere fisico e mentale.

Il ruolo integrato

Generare questo stato di benessere, si ripercuote nella quotidianità del cliente: una persona che sta bene rende di più nell’ambito lavorativo e riesce ad avere una vita più serena ed equilibrata anche nel privato.

è possibile sicuramente affermare che questa professione non è utile solo a livello individuale, ma ha un importante peso a livello sociale.

Un ruolo molto sfaccettato, dunque, quello del Personal Trainer che, però, come sempre accade, finisce dove inizia il lavoro di altri professionisti con i quali va a braccetto, integrandosi: il Dietologo e il Fisioterapista, salvo che, ovviamente, il percorso di studi non lo abbia portato a coprire anche queste competenze professionali.

Dietologo e Fisioterapista si occupano della salute, rispettivamente aiutando ad impostare e seguire consigli per migliorare l’alimentazione ed eventualmente perdere peso e facilitando l’eventuale recupero funzionale post intervento chirurgico o infortunio, preservando comunque anche una condizione di benessere.

Una cosa è certa: le più importanti armi necessarie al Personal Trainer per scendere in campo si chiamano grinta e sorriso. Una frase deve essere sempre di ispirazione:

“Un fisico davvero in salute sarà sempre piacevole espressione di benessere e di bell’essere”

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