Il Radon nelle nostre case: quali effetti sulla salute?

Anita Cappello
Servizio Salute e Ambiente, ATS della Città Metropolitana di Milano

Il radon è un gas naturale radioattivo che spontaneamente si sprigiona dalle rocce uranifere e si disperde nell’aria all’aperto. Deriva infatti dal decadimento dell’uranio radioattivo.
È inodore, incolore, insapore, quindi non ci accorgiamo della sua presenza, se non andando a misurarlo con strumenti specifici.

Il problema si crea quando questo gas entra in un ambiente chiuso perché tende a concentrarsi; per questo, le maggiori concentrazioni si possono avere nei piani sotterranei, seminterrati o al piano terreno, nei locali, cioè, strettamente a contatto con la terra e le rocce.

Il radon è stato classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come cancerogeno certo, nel 1988, ma fin dagli anni ’50 si hanno evidenze di eccessi di tumori del polmone nei minatori delle miniere di uranio.

Infatti, il radon nell’aria si lega al pulviscolo atmosferico che viene inalato, andando a depositarsi nei bronchi e nei polmoni e la sua radioattività danneggia le cellule e/o il DNA delle cellule, provocando la morte cellulare, o danni al DNA riparabili o non riparabili, che possono essere causa di tumore del polmone.

Il Piano Nazionale Radon è un piano pluriennale per realizzare in modo coordinato in Italia le azioni necessarie a ridurre il rischio di tumore polmonare associato al radon.

In ogni Regione sono state effettuate campagne di misura delle concentrazioni di radon da parte dei tecnici di ARPA1; ad esempio, in Lombardia si sono trovati bassi valori di radon nelle abitazioni, i valori più alti si trovano prevalentemente nelle provincie di Sondrio e Bergamo, probabilmente per via delle rocce uranifere ivi presenti, mentre sono molto bassi nella Pianura Padana, che è una pianura alluvionale. Il livello massimo di riferimento in Italia è di 300 Bq/m3 (Becquerel2/metro3) per le abitazioni esistenti e sarà di 200 per quelle che verranno costruite dal 1° Gennaio 2025, come stabilito nel Decreto Legislativo 101 del 2020 in materia di protezione dai rischi connessi alle radiazioni ionizzanti. 

1 Agenzia Regionale di Protezione Ambiente. 

2 Il Becquerel al metro cubo è l’unità di misura che viene usata per la concentrazione di attività di radon in aria. Bq/m3. 

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