Perdere la vista per cause psicologiche?

Ho avuto uno spavento terribile quando mia figlia di 21 anni ha manifestato improvvisa perdita della vista, ma la visita oculistica con esame del fundus oculi, la visita neurologica e la TAC hanno escluso una temuta causa organica e hanno posto diagnosi di “deficit visivo funzionale”. Come è possibile?

Si tratta di disturbo psichiatrico, chiamato “di conversione”, spesso secondario a stress o conflitti. Nel disturbo da conversione, insorgono sintomi fisici simili a quelli di una patologia del sistema nervoso, in quanto le alterazioni psicologiche vengono “somatizzate”, cioè espresse come malattia organica. I disturbi da conversione sono più comuni in adolescenza o prima età adulta e nel genere femminile.

Può trattarsi di paralisi di un braccio o di una gamba, perdita della sensibilità di una parte del corpo, movimenti involontari, difficoltà di deglutizione, perdita di un senso, come la vista o l’udito.
La persona non è assolutamente capace di governare i sintomi con la volontà: non finge, davvero è impossibilitata ad utilizzare quella funzione, sebbene non ci sia alcuna alterazione fisica che lo impedisca. E’ il cervello che “si blocca”. Nel caso di disturbo visivo, è importante eseguire un esame chiamato “potenziali evocati visivi” (PEV) che permette di studiare la conduzione dell’impulso nervoso lungo le vie ottiche dalla retina fino alla corteccia cerebrale.
Una volta accertata l’origine psicologica, un adeguato percorso psicoterapeutico potrà aiutare la ragazza a trovare strategie più funzionali per far fronte allo stress.

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