Il giornalista medico-scientifico, quale missione?
Lorella Bertoglio
Conduttrice Sei in Salute, in onda su Supersix e Telenova lunedi alle 20.00
Responsabile Area video UNAMSI (Unione NAzionale Medico Scientifica di Informazione).
Di programmi televisivi dedicati alla salute e alle nuove scoperte della medicina ce ne sono stati molti negli anni e ce ne sono tutt’ora moltissimi.
Come dimenticare Check up, programma del mitico Biagio Agnes che andò in onda sulla RAI per ben 30 anni con un’alternanza di conduttori, tutti bravi e professionali o Elisir che, con il suo istrionico conduttore Michele Mirabella aveva addirittura conquistato la prima serata della domenica di RAI 3.
I personaggi e giornalisti che hanno condotto e informato e che hanno sempre avuto quella caratteristica di professionalità, che mai ti faceva dubitare della verità delle notizie o delle scoperte di cui parlavano, sono ancora lì. Soprattutto per quanto riguarda la Tv generalista.
DA QUALCHE ANNO I MODELLI DI COMUNICAZIONE SONO CAMBIATI
Grazie all’arrivo del digitale terrestre e delle Tv satellitari, la proposta di emittenti televisive è moltiplicata e l’offerta è aumentata a dismisura.
Le Tv più piccole, con meno esperienza, ma con la necessità di andare incontro alle esigenze di informazione del loro pubblico, hanno inserito nei palinsesti programmi dedicati alla medicina e alla salute, ospitando di volta in volta esperti che non sempre seguono quella che noi definiamo la medicina tradizionale e spesso neanche la scienza basata sull’evidenza.
Infatti, scorrendo i canali a qualunque ora del giorno e della notte possiamo assistere a esperti o presunti tali sostenere teorie scientifiche bislacche che si basano su ricerche scientifiche delle quali non si trova traccia, se non quelle che riguardano pazienti più o meno assoldati per affermare, mettendoci la faccia, miglioramenti delle loro condizioni di salute.
In tutta questa offerta, tra i vari temi trattati, sicuramente quello che cattura maggiormente il pubblico televisivo sono i problemi di peso e le diete per dimagrire. O meglio la promessa di perdere chili e ritrovare la salute seguendo la fantomatica dieta paleolitica o quella del gruppo sanguigno solo per citarne un paio, ma ce ne sono molte altre.
Fino ad arrivare all’ultimo capolavoro mediatico messo in scena da un giornalista che non è più nemmeno tale, visto che è stato sospeso dall’Ordine dei Giornalisti, che non è un medico e neanche ricercatore, ma che promuove h24 i suoi integratori da una TV privata di sua proprietà, scrive libri, organizza eventi nei palazzetti dello sport, è stato ospite nelle TV nazionali nei talk show più seguiti dalle masse, promettendo, grazie ad una dieta a base di integratori (quelli da lui venduti in Società con il fratello), di vivere fino a 120 anni. Ed è anche riuscito a convincere migliaia di telespettatori a cambiare il percorso farmacologico indicato dai Medici per la cura delle varie patologie a favore di un regime alimentare che promuove le proteine ed elimina ogni forma di carboidrato e zucchero.
Vi renderete conto che ci troviamo di fronte ad uno sciamano, un illuminato che ha trovato la cura per tutte le malattie, dal diabete di tipo 1 al morbo di Crohn (malattie ad ora incurabili). Ma in tutto quello che dice non c’è nulla di scientifico e l’effetto decantato è certamente più simile a quello che in medicina si chiama “effetto placebo”.
Wanna Marchi dovrebbe aver insegnato anche a lui che oggi puoi essere la nemica numero uno della pancia, fare milioni di euro grazie alla famose alghe dell’Adriatico e il giorno dopo visitare le patrie galere per aver preso in giro migliaia se non milioni di persone.
Ecco. Questo è più o meno il contesto nel quale il giornalista medico-scientifico deve riaffermare il proprio spazio. Quello della scientificità della notizia, avvalendosi del supporto degli esperti, quelli veri, quelli che hanno studiato, che hanno fatto ricerca scientifica, che hanno pubblicato studi che hanno ricevuto prestigiosi premi.
È IN QUESTO MONDO CHE IO VOGLIO VIVERE E LAVORARE
Quello in cui il Medico che sto intervistando è coscienzioso, mi sa dire e dare le informazioni che poi posso a mia volta rielaborare e mandare in onda.
Non ci deve essere posto per chi non ha rispetto per il pubblico e per la sua salute. Qui non si sta parlando di programmi di intrattenimento, non si sta parlando di politica e neanche di sport (con tutto il rispetto per chi lo fa e lo fa bene).
Qui stiamo parlando della salute delle persone. Che, seguendo il legittimo desiderio di curare la malattia, cadono nella rete di chi pensa solo alle proprie tasche. Pazienti che spesso sono avanti con gli anni, fragili, spaventati e con pochi punti di riferimento. E che passano molto tempo davanti alla Tv.
E a proposito di anziani, tempo fa, durante una conferenza, uno dei relatori aveva citato una ricerca secondo la quale le persone che raggiungono più o meno in buona salute gli 84 anni, passano poi la loro vita cercando consigli utili sui giornali, Tv o radio e recandosi dal medico o dallo specialista con grande frequenza, forti delle informazioni recepite. Carpiscono ogni suggerimento per prolungare l’aspettativa di vita, ma sono purtroppo spesso soggetti alle truffe della salute e alle fake news. Che noi siamo in grado di riconoscere, ma per loro possono diventare cattive maestre.
MA PERCHÉ VI HO RACCONTATO TUTTO QUESTO?
Nella vita ho due passioni: la medicina e la televisione. Ed è di queste che ho fatto la mia professione. Tanti anni fa, quando i canali erano pochi e il privilegio di essere in onda dava credibilità, conducevo un programma che andava in onda su OdeonTv. Tasto del Canale il N. 9 e l’audience ci premiava con ottimi ascolti. Sei puntate alla settimana, all’ora di pranzo e una prima serata la domenica sera.
In concorrenza con la corazzata Elisir che ho ricordato all’inizio e che restava sempre un punto di riferimento. Non c’erano i social e per interagire con il pubblico solo il caro e vecchio numero di telefono della redazione, al quale rispondevano in diretta i medici in studio.
Più recentemente e dopo una lunga pausa, ho ripreso la conduzione di un programma sempre dedicato alla medicina e alla salute. Su un’emittente più piccola. Volevo rimettermi in gioco, anche se sembrano passati secoli dalla prima avventura almeno per quanto riguarda la tecnologia che sta dietro la preparazione del programma. Ma la voglia di continuare ad essere affidabili, rispettosi e attenti alle esigenze di informazione non è cambiata, sempre grazie agli esperti che ci affiancano.
Se in Italia ormai la scienza e la medicina vengono percepite come opinioni personali, io voglio ancora battermi per difendere la verità scientifica dando spazio a chi ha studiato ed offre le proprie competenze a titolo gratuito.
E a questo proposito su Facebook è apparso in questi giorni un post che annuncia la partenza della nuova stagione di un noto programma Tv. Nel testo di accompagnamento viene testualmente riportato che: “...le partecipazioni di noi professionisti ospiti sono a titolo GRATUITO e siamo lieti di fornire un servizio di comunicazione e informazione il più possibile corretta ed etica ai Cittadini”. Non c’era bisogno di dirlo. Loro sono sempre quelli della trasmissione mia concorrente negli anni di OdeonTv. Sono cambiati i conduttori ma non l’impegno con il quale portano avanti il programma. Come noi di Sei in Salute.