Consigli DOC

Il nostro futuro è in gran parte frutto delle decisioni che prendiamo: è dalla coscienza di ciò che dipende il fatto che quando dobbiamo fare una scelta siamo assaliti da molti dubbi e interrogativi. Ancor di più quando l’argomento è la nostra salute. Il consiglio del medico può essere importante per orientare gli stili di vita nel modo corretto attraverso messaggi preventivi che incoraggino e motivino scelte favorevoli per la salute.

Tra i tanti drammi della pandemia da Covid-19, un dato incoraggiante è la maggiore attenzione delle persone ai temi della salute e la rinnovata fiducia nei confronti del personale sanitario. Per le persone è importante avere buoni consigli che guidino i propri comportamenti ed accrescano la propria consapevolezza per poter prendere decisioni sagge e ponderate, cosa che è più difficile fare quando si è immersi nello stress, nella solitudine, nel dolore, nella paura, che sottraggono obiettività e serenità.

Per questo motivo inauguriamo da questo numero la rubrica “Consigli Doc”, invitando i nostri lettori a scriverci i loro dubbi per essere guidati ad acquisire le informazioni utili a compiere scelte più consapevoli sui loro problemi e ad intraprendere azioni volte a proteggere e promuovere la propria salute e benessere.

I BAMBINI E IL COVID-19

Sono una mamma di due bambini, una ragazza di 12 e un maschietto di 7 anni. Entrambi frequentano la scuola, ma è un continuo stillicidio: di frequente capita che o un genitore di un loro compagno sia positivo o un bambino stesso della classe o un insegnante, con conseguente passaggio della classe in didattica a distanza per 14 giorni, tamponi a tutti, sorveglianza di eventuali sintomi sospetti e tanto stress. I dirigenti scolastici vorrebbero un certificato medico ad ogni assenza o minimo sintomo, i pediatri dicono che non serve. I miei bambini vanno volentieri a scuola, ma questa precarietà li destabilizza. Davvero i bambini sono così pericolosi per il contagio?

Purtroppo da che è iniziato l’incubo della pandemia i Governi si trovano nella non facile situazione di trovare un equilibrio tra due sacrosanti e inalienabili diritti: quello alla salute e quello all’istruzione. La scuola a distanza preserva dal Covid-19, ma espone a peggioramento degli apprendimenti e rischi psico-sociali legati alla perdita della socialità reale e all’aumento delle diseguaglianze. Certamente i protocolli di sicurezza nelle scuole, sebbene appaiano a volte rigidi, sono utili al controllo dei potenziali contagi.

È noto che bambini e adolescenti presentano una minore suscettibilità a infettarsi rispetto agli adulti e un decorso della malattia molto meno grave e letale, mentre per quanto riguarda la contagiosità c’è una differenza in base all’età: mentre al di sotto dei 10 anni è raro che i bambini portino l’infezione in famiglia, cioè è più probabile che si contagino dagli adulti conviventi infetti, sembra che gli adolescenti, pur avendo di solito, come i bambini più piccoli, pochi o assenti sintomi, possano diffondere il Sars-CoV-2 con pari o addirittura maggiore efficacia rispetto agli adulti.

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