• Nei pazienti ad elevato rischio cardiovascolare come ridurre LDL colesterolo?

    Alcuni integratori sono comunemente usati con indicazioni per la terapia ipolipemizzante, ma mancano prove della loro efficacia nell’abbassare il colesterolo (LDL-C), in particolare se confrontati con le statine. Un recentissimo studio ha evidenziato che nei soggetti con aumentato rischio a 10 anni di malattia cardiovascolare aterosclerotica, l’olio di pesce, la cannella, l’aglio, la curcuma, gli steroli vegetali e il riso rosso fermentato hanno ridotto LDL-C in modo minore rispetto alla statina Fonte:Luke J Laffin , Dennis Bruemmer , Michelle Garcia. Comparative Effects of Low-Dose Rosuvastatin, Placebo, and Dietary Supplements on Lipids and Inflammatory Biomarkers. J Am Coll Cardiol. 2023 Jan 3;81(1):1-12.

  • Più Potassio e meno Sodio, nuove evidenze per ridurre il rischio cardiovascolare

    Uno studio, pubblicato quest’anno sul New England Journal of Medicine, ha evidenziato che assunzioni più elevate di sodio e più basse di potassio, misurate in più campioni di urina delle 24 ore, sono state associate in modo dose-risposta a un rischio cardiovascolare più elevato. Questi risultati possono supportare la riduzione dell’assunzione di sodio e l’aumento dell’assunzione di potassio dai livelli attuali.

  • Un maggiore consumo di uova non aumenta il rischio cardiovascolare

    Mentre le uova forniscono una ricca fonte di nutrienti, il loro considerevole contenuto di colesterolo ha generato l’ipotesi che un maggiore consumo di uova potrebbe mettere le persone a rischio di esiti cardiovascolari negativi. Questa ipotesi è stata controversa, con diverse linee guida che adottavano approcci divergenti sull’assunzione di uova. Una recente meta-analisi di 23 studi prospettici (inclusi oltre 1,4 milioni di individui) ha esplorato l’associazione complessiva tra consumo di uova e malattie cardiovascolari. I risultati indicano che un maggiore consumo di uova (definito come uno o più uova al giorno) non è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari o di ictus e che un maggiore consumo…