Microbiota, MICI ed infezioni: ecco l’approccio multidisciplinare per malattia di Crohn e retto-colite ulcerosa

Di Daniel Della Seta
Giornalista, Diessecom 2020

Per le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI – IBD, Intestinal Bowel Diseases) non è mai finito il tempo della scoperta. Si scoprono nuovi target di pazienti (anche bambini potenzialmente a rischio), sintomi meno specifici, alimenti nuovi, sempre più indiziati come concause. Il ruolo del microbiota acquisisce importanza sempre crescente: una sua alterazione va prevenuta e corretta con l’assunzione costante di probiotici, post-biotici e, in casi selezionati, si ricorre al trapianto di microbiota fecale, per il ripristino della flora intestinale fisiologica. La chirurgia persegue la mini-invasività. La scoperta di nuovi farmaci biotecnologici ha migliorato moltissimo l’armamentario terapeutico, che attualmente non ne può più fare a meno, per tenere sotto controllo persistente l’IBD. La ricerca va avanti, per migliorare sempre di più la performance terapeutica, attraverso trattamenti personalizzati verso gruppi di pazienti responders ed anche grazie alla combinazione di farmaci biologici, sempre più oggetto di ricerca e sviluppo.

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