La salute delle gengive: come mantenerla al top

Paolo Meggiboschi
Medico Chirurgo Specialista in Odontostomatologia
Libero Professionista. Convenzionato interno presso la ASL Toscana Centro

Una delle meraviglie del corpo umano è quella di non avvertire la presenza degli organi.

Ce ne portiamo addosso tantissimi e non ce ne accorgiamo; per non parlare dei 5 litri di sangue che a volte ci scordiamo di possedere.

Lo stesso avviene per il cavo orale. Quando siamo a bocca chiusa avvertiamo a mala pena la presenza dei denti e forse della lingua. Una parte importante della struttura della nostra bocca è rappresentata dalle gengive che, se non danno sintomi particolari, sembrano quasi inesistenti.

Eppure le gengive hanno varie funzioni importanti.

Innanzitutto rivestono le superfici vestibolari, palatali e linguali delle ossa mascellari, unendo il dente al suo supporto osseo; sono il nostro campanello di allarme di qualunque patologia, o effetto nocivo che interessi la bocca, perché hanno una fitta rete di vasi e soprattutto di nervi che le più piccole stimolazioni dolorose “mettono in movimento”. Questo è importante, perché l’osso, invece, è povero di fasci nervosi. Le gengive, che sono mucose, hanno, come la pelle, vari strati dall’esterno all’interno e questo è importante per favorire, in caso di ferita o di lesione, il processo di guarigione e rinnovamento cellulare continuo e quindi si adattano a cambiamenti strutturali associati all’uso ed all’età, attraverso un rimodellamento ed una rigenerazione continua.

Le gengive:

La gengiva fa parte di quella unità chiamata parodonto (dal greco: “intorno al dente”) insieme a: legamento parodontale, cemento, osso alveolare ed osso di sostegno.

La gengiva, come parte della mucosa orale che riveste l’osso alveolare e i denti, generalmente ha un colore rosa salmone, è leggermente (o anche molto) punteggiata e termina con una livrea a lama di coltello sulla superficie dei denti.

Consta di tre parti:

  • la gengiva marginale o libera, che è quella che circonda il dente, si può sollevare, parallela ai colletti dentali;
  • la gengiva interdentale, che occupa lo spazio fra dente e dente e forma le papille interdentali (più evidenti sul settore frontale che posteriore);
  • la gengiva aderente, che segue la forma del colletto dentale, è separata dalla gengiva libera dal solco gengivale e arriva nella mucosa del pavimento della bocca e del vestibolo (questa differenza non esiste nella mucosa del palato).

Tutto questo riguarda le gengive sane.

Purtroppo, le nostre gengive, come tutto il nostro organismo, vivono l’ansia che giornalmente ci portiamo addosso, perciò in molte situazioni di stress rispondono con infiammazione e dolore. Si pensi ad alimenti poco digeribili, a situazioni di cattivo spazzolamento dei denti per mancanza di tempo, alla malocclusione, all’uso scorretto del filo interdentale, o di altri ausilii per l’igiene orale (per esempio: scovolini, fionde dentali, stuzzicadenti igienici), che da semplici strumenti si possono trasformare in armi temibili sulle gengive.

In assenza di cure quotidiane ed a causa di una scarsa igiene, la gengivite, aggravata da placca e tartaro, può evolvere in parodontite.

Durante una visita odontoiatrica si possono riscontrare vari quadri patologici di gengivite: associata a placca, ulcero-necrotica acuta, su base ormonale, provocata da farmaci (iatrogena). La gengivite può presentarsi anche in seguito a malattie sistemiche (tubercolosi, diabete, leucemia, disfunzioni endocrine), come pure in corso di gravidanza e può essere idiopatica (cioè senza apparente causa). Si tratta di condizioni che in parte possono spiegare il riscontro di gengive non sane.

Arcata dentale inferiore con tartaro e placca, due cause importanti di carie e gengivite 
Arcata dentale inferiore con segni di erosione dentale e recessioni della gengiva, dovuti a prevenzione non adeguata. 

Per evitare queste situazioni che vanno dalla semplice gengivite anche di lieve entità, fino a quadri più severi talvolta legati anche a patologie più gravi (gengivite acuta, cronica, ulcerosa, purulenta, traumatica per l’uso di oggetti tenuti in bocca, o da spazzolamento non corretto…), come ci possiamo difendere?

Quali armi possiamo usare?

Non è mai banale ricordare che lo strumento più importante per una buone igiene orale domestica rimane lo spazzolino, che nel caso di gengive delicate è consigliabile morbido e possibilmente curvato in avanti, da usare con uno spazzolamento delicato.

Va ricordato, però, che oltre al modo di spazzolare, è importante anche la frequenza con la quale spazzoliamo i denti e teniamo sane le nostre gengive: dopo i pasti principali (colazione, pranzo, cena e, comunque, prima di andare a letto), ma nulla vieta di spazzolarsi anche dopo una bella fetta di torta, magari con la marmellata e gustata fuori pasto!

La salute del cavo orale ha altre armi su cui fare affidamento: il microbiota orale

Studi recenti hanno evidenziato la presenza nel nostro corpo di un “sistema” chiamato microbiota.

Il microbiota è l’insieme di tutti i microorganismi che vivono in simbiosi dentro di noi.

Quello orale è composto da 6 miliardi di batteri, oltre 700 specie diverse.

Più di 100 milioni di microorganismi per ogni millilitro di saliva, che vivono in equilibrio nel nostro cavo orale garantendo lo stato di salute ottimale della bocca.

Esistono in commercio prodotti contenenti ceppi di probiotici che aiutano a mantenere una situazione ottimale del microbiota: si trovano spesso sotto forma di dentifricio o di mousse, ma anche sotto forma di gomme masticabili che favoriscono un contatto più lungo con le gengive, limitando o diminuendo le possibili cariche batteriche presenti, che potrebbero essere fonte di infiammazione e di dolore.

Accanto a questi prodotti innovativi troviamo spesso i classici dentifrici e collutori che con le loro proprietà  rappresentano un’ottima difesa del cavo orale, perchè contengono sostanze utili per l’organismo come lo zinco, che aiuta nella prevenzione di placca e tartaro, l’acido jaluronico, che rinforza le gengive ed altri princìpi naturali, come la calendula, astringente e lenitiva ed i gel parodontali che, oltre ad avere le stesse proprietà, proteggono i tessuti del cavo orale e soprattutto le gengive arrossate ed infiammate, contrastando, inoltre, la proliferazione di quei batteri che sono dannosi per le nostre mucose orali.

Ricordiamo la famosa frase ormai entrata nell’uso comune: “Prevenire è meglio che curare”.

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