Avanti INSIEME, per raggiungere l’AUTO SUFFICIENZA di SANGUE e PLASMA

Gianpietro Briola intervistato da Lorella Bertoglio, Giornalista scientifica

Come è andata la raccolta di sangue durante la pandemia del 2020? 

Inaspettatamente è andata bene e oltre le nostre aspettative, perché i donatori hanno risposto in maniera molto generosa, nonostante le difficoltà del periodo e siamo arrivati alla fine dell’anno scorso con un calo del 4%, praticamente insignificante. Abbiamo avuto forte riduzione delle donazioni nel Giugno del 2021, ma va attribuito soprattutto alla carenza degli operatori dedicati alla raccolta del sangue. Negli ultimi mesi la situazione si è di nuovo regolarizzata.

A chi volesse diventare donatore di sangue, ma è ancora indeciso, possiamo ricordare che al donatore vengono controllati periodicamente alcuni parametri? È sempre una buona occasione per tenere sotto controllo la propria salute. In cosa consiste questa visita periodica? 

Fare il donatore comporta due aspetti importanti e fondamentali. Il primo riguarda i donatori ai quali chiediamo di condurre uno stile di vita sano e regolare che deve essere mantenuto nel tempo e così facendo cerchiamo di fare un’opera di prevenzione. Il secondo aspetto riguarda l’opportunità che viene data loro di sottoporsi ad una serie di controlli trimestrali su alcuni “marcatori di salute”, come l’emocromo, la funzionalità epatica e renale e le malattie infettive trasmissibili. Questi dati vengono completati una volta l’anno con l’esame della ferritina, del colesterolo e in alcune regioni anche il PSA (Prostate Specific Antigen, Antigene Prostatico Specifico) per gli uomini. Questo ci consente di verificare lo stato generale dei donatori che in più di un’occasione sono diventati pazienti, perché si è scoperto che avevano degli esami alterati.

Chi è il candidato ideale? 

Si può diventare donatori dai 18 e non oltre i 60 anni (tra i 61 e i 70 anni si può continuare a donare, previa valutazione clinica del proprio stato di salute e dei principali fattori di rischio correlati all’età) e se: 

• Si è in buone condizioni di salute 

• Non ci sono patologie particolari 

• Non si assumono terapie per curare quelle patologie 

Il motivo è presto detto. Il donatore ideale deve mettersi a disposizione con una certa periodicità. Se supera l’età indicata, difficilmente potrà mantenere il suo impegno nel tempo, perché spesso può aumentare l’incidenza di malattie croniche o sistemiche.

Non tutti sanno che…

1. Sicurezza 

La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (globuli rossi, piastrine, plasma), oltre alla tutela della salute di chi dona sangue e di chi lo riceve, costituisce l’obiettivo primario del Servizio Sanitario Nazionale e di AVIS. 

2. Finalità

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