Ritorno in ufficio e disturbi gastrointestinali

I consigli dei medici AIGO per stare meglio

Dai consigli alimentari per non appesantire il nostro organismo, al no deciso all’utilizzo di farmaci “fai-da te”, fino a suggerimenti su norme comportamentali per una ripartenza sprint anche in città. I medici AIGO stilano un pratico vademecum per accompagnarci nel quotidiano, nel rientro a casa, a scuola e in ufficio.

Le vacanze estive costituiscono un momento di relax, spesso anche dal punto di vista alimentare, quando si abbandona la routine quotidiana e ci si concede qualche “sgarro” alimentare. Il ritorno in ufficio può rappresentare una causa dell’insorgere o del riacutizzarsi di alcuni disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale, come il reflusso gastroesofageo o la sindrome dell’intestino irritabile, patologie sensibili a fattori come lo stress o la mancanza di sonno. Si stima che in Italia ne soffra una persona su tre.

I medici AIGO mettono in guardia da queste pratiche e ricordano come sia opportuno curare il benessere del proprio organismo ogni giorno, sia per prolungare i benefici effetti delle vacanze, sia per abituarci a prenderci cura del nostro benessere ogni giorno con costanza, anche senza attendere le prossime vacanze!

Pasti piu’ regolari e leggeri

“Il rientro dalle vacanze, con il ritorno all’attività lavorativa ed ai ritmi quotidiani – ricorda Francesca Galeazzi, Gastroenterologa e Consigliere Nazionale AIGO – può favorire la ripresa di abitudini alimentari più sane e regolari, quali:

  • Una regolare colazione
  • L’assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno (in assenza di controindicazioni)
  • La riduzione del consumo di carne
  • L’esclusione di cibi troppo grassi, di grassi animali e di alcolici

Se durante la pausa pranzo in ufficio è possibile portare il cibo da casa, saranno preferibili alimenti leggeri, che diano sazietà e consentano poi di proseguire l’attività lavorativa, quali: pasta o riso, o legumi, o carni leggere senza dimenticare insalata e frutta, limitando i condimenti e il sale (attenzione alla possibilità di conservare adeguatamente i cibi!). Anche se si ha l’abitudine di pranzare al bar o con food delivery, il classico panino è spesso una soluzione rapida, attenzione tuttavia all’eccesso di salumi, di condimenti e salse. E’ meglio preferire insalatone o piatti unici leggeri.

In caso di preesistenza di patologie o disturbi già noti al proprio medico curante, è bene ricordare che sono da evitare alimenti grassi ed eccessivamente piccanti, grassi animali, alcol, eccesso di condimenti (olio, sale, aceto) e di caffè. Una breve passeggiata dopo il pasto può aiutare la digestione. In caso di disturbi intestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile, l’eccessiva quantità di fibre soprattutto non idrosolubili può favorire la riacutizzazione dei disturbi: andranno preferite quelle idrosolubili, ricordando sempre l’importanza di una adeguata assunzione di acqua”.

Farmaci: NO al “fai-da-te”

I medici AIGO hanno osservato sui media, negli ultimi mesi, un progressivo incremento di proposte di farmaci antiacidi o di probiotici per reflusso, difficoltà a digerire, dolori addominali e diarrea, o coliti di verosimile natura infettiva. Pur confermando la validità dei prodotti consigliati, si rimarca come questi sintomi non vadano trascurati ne’ trattati dal paziente con autodiagnosi se non realmente occasionali, ma necessitino di un approccio attento e specialistico, per appurare la loro natura senza confondimenti sulla diagnosi.

“Certamente – osserva Marco Soncini, Presidente Nazionale AIGO e Direttore del Dipartimento Medico dell’ASST di Lecco, i cambiamenti dello stile di vita e dell’alimentazione, tipici del periodo estivo, possono incrementare questi disturbi, ma la cura non dovrebbe essere autogestita, a maggior ragione in caso di ricorrenza del problema.

La malattia da reflusso gastroesofageo è molto diffusa nella popolazione e può risultare invalidante sia per la recidiva dei sintomi (più spesso: rigurgito e bruciori nella parte alta dell’addome), che per il protrarsi della terapia medica e di regimi alimentari e stili di vita appropriati. Ugualmente importante è la sindrome dispeptica che si caratterizza per una digestione laboriosa, dolore post-prandiale o senso di sazietà precoce. Infine, i dolori addominali, accompagnati da gonfiore e irregolarità dell’alvo, sono sicuramente comuni, ma necessitano sempre di una valutazione da parte del medico di famiglia e, se necessario, del Gastroenterologo”.

Praticare attivita’ sportiva e rilassamento

Settembre è anche il mese della ripresa delle attività sportive: è importante ripartire con il piede giusto, aggiungendo una costante seppur leggera pratica sportiva nella nostra quotidianità. Anche una semplice camminata, magari a contatto con la natura, con il ritmo che il proprio organismo consente, si trasformerà in un vero toccasana per corpo e mente ad ogni età.

È risaputo infatti che l’intestino è il nostro secondo cervello: uno stato d’ansia o di stress influisce moltissimo sul suo benessere, per questo è fondamentale valutare, insieme all’eventuale malattia, anche lo stato emotivo generale del paziente. Alcune pratiche di mindfulness, cheinsegnano ad ascoltarsi ed a ‘gestire’ la propria mente, si rivelano molto efficaci e tra queste lo yoga è considerato ideale, con esercizi di respirazione e meditazione praticabili ad ogni età e in qualsiasi condizione psico-fisica. Il suggerimento è di iniziare sempre con un insegnante, poi si potrà comodamente proseguire da soli a casa.

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