• Più olio di oliva assumiamo, minore è il rischio di mortalità

    E’ noto che l’olio d’oliva: riduce l’infiammazione abbassa la pressione sanguigna migliora la funzione endoteliale migliora la sensibilità all’insulina aumenta il colesterolo HDL Uno studio durato 28 anni ha evidenziato che  una maggiore assunzione di olio d’oliva era associata a: un rischio inferiore del 19% di mortalità per malattie cardiovascolari, un rischio inferiore del 17% di mortalità per cancro, un rischio inferiore del 29% di mortalità per malattie neurodegenerative, un rischio inferiore del 18% di mortalità per malattie respiratorie. Fonte: Marta Guasch-Ferré  et al. Consumption of Olive Oil and Risk of Total and Cause-Specific Mortality Among U.S. Adults. J Am Coll Cardiol. 2022 Jan 18; 79(2):101-112.

  • Ridurre la pressione del sangue senza farmaci

    Arrigo F.G. CiceroCentro Ricerche Ipertensione e Rischio Cardiovascolare.Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna – Presidente SINut. Il moderno approccio pre-farmacologico alla prevenzione e alla gestione dell’ipertensione arteriosa, dovrebbe essere “multitarget” e suggerire il miglioramento del peso corporeo, la qualità della dieta ed eventualmente l’inclusione di alcuni integratori alimentari. Il miglioramento dello stile di vita è una pietra angolare della prevenzione delle malattie cardiovascolari e ha un effetto rilevante sul controllo della pressione sanguigna. Le attuali Linee Guida internazionali sottolineano come sia importante implementare un approccio dietetico per fermare l’ipertensione (soprattutto attraverso la dieta DASH e una dieta mediterranea iposodica), per ottenere i…

  • Nutraceutici e prevenzione delle infezioni virali, compreso COVID-19, nella popolazione pediatrica

    In una recente revisione della letteratura sono state riassunte le evidenze che supportano il ruolo dei nutraceutici (probiotici, prebiotici, resveratrolo, esperidina, quercetina, lattoferrina, zinco, omega-3, vitamine A, C, D e K) nella prevenzione nei bambini delle infezioni virali, con particolare riguardo a SARS-CoV-2. Fonte:Giuseppe Fabio Parisi, Giuseppe Carota, Carlo Castruccio Castracani, Mariarita Spampinato, Sara Manti, Maria Papale, Michelino Di Rosa, Ignazio Barbagallo, Salvatore Leonardi. Nutraceuticals in the Prevention of Viral Infections, including COVID-19, among the Pediatric Population: A Review of the Literature. Int J Mol Sci. 2021 Feb 28;22(5):2465

  • I nutraceutici possono proteggere il cervello dopo un ictus

    L’ictus determina una significativa morte neuronale e, a causa di meccanismi patogeni sinergici, provoca, a lungo termine, disabilità neurologica. L’ictus induce anche un cambiamento nelle abitudini alimentari e in molti casi porta alla malnutrizione che aggrava ulteriormente la patologia post-ictus. Un regime nutrizionale adeguato rimane una strategia importante per controllare i fattori di rischio modificabili delle malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, compreso l’ictus. Parecchi studi indicano che i nutraceutici (forma isolata e concentrata di sostanze bioattive naturali presenti nei componenti nutrizionali della dieta) possono agire come agenti terapeutici profilattici e adiuvanti per prevenire il rischio di ictus, promuovere la tolleranza ischemica e ridurre le conseguenze post-ictus. I nutraceutici, inoltre, regolano la…