Diabete in aumento. Colpito 1 milione di persone nel pieno dell’età lavorativa
LA MALATTIA DIABETICA E LE SUE COMPLICANZE. NECESSARIO L’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE SUL DIABETE ED UNA SEMPRE PIÙ FORTE SINERGIA TRA PUBBLICO E PRIVATO “MOLTE DIAGNOSI SONO TARDIVE E SPESSO CI SI ARRIVA SOLO TRAMITE ALTRE PATOLOGIE”
L ’approccio al diabete richiede una medicina centrata sulla persona , per la quale devono essere presi in carico, con una strategia multidimensionale, tutti i suoi bisogni di salute. Questo può avvenire se alla persona ed ai suoi familiari viene offerto un percorso che sia costruito con completezza di professioni e discipline, in grado di affrontare tutti gli aspetti clinici e le ripercussioni socio-sanitarie della malattia.
È altresì indispensabile che l’integrazione con il medico di famiglia sia solida e ben strutturata, anche dal punto di vista digitale, per un pieno coinvolgimento del paziente.
DIABETE, NUMERI IN AUMENTO
I numeri del diabete sono in aumento in tutto il mondo e l’Italia non fa eccezione: in particolare, negli ultimi 10 anni la prevalenza del 4% nella popolazione generale è passata al 6%, limitata ai casi noti, ossia formulati dall’ISTAT e dallo studio ARNO. L’analisi ISTAT ha lasciato fuori coloro che non sono consapevoli della malattia, o che non la considerano adeguatamente.
Lo Studio ARNO, realizzato dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) insieme a Cineca sulla base di dati amministrativi, ha individuato quante sono le persone che assumono farmaci per diabete, che hanno esenzioni per questa patologia, o che sono state dimesse da un ospedale con (anche) questa diagnosi, superando così la percezione del paziente. “Resta tuttavia una quantità di sommerso preoccupante, stimabile attorno al 2% della popolazione che ha il diabete e non lo sa” sottolinea il prof. Andrea Giaccari, diabetologo, Professore Associato di Endocrinologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Responsabile del Centro per le Malattie Endocrine e Metaboliche della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS.
“Questo è indirettamente confermato anche dal fatto che molte diagnosi vengono fatte per patologie apparentemente non correlate alla malattia diabetica, come coloro che presentano problemi inerenti alle malattie cardiache: il 25-30% delle persone che hanno un infarto scopre di avere il diabete. Oltre alle cure, bisogna dunque individuare coloro che ne sono affetti, ma non ne sono consapevoli ”.
TERAPIE E PREVENZIONE. L’IMPORTANZA DI UN CORRETTO STILE DI VITA
Il diabete affligge moltissimi anziani, ma moltissime persone con diabete (oltre 200 mila in questa casistica e oltre 1 milione su base nazionale) non sono anziani e sono nel pieno dell’età lavorativa.
Per ritardare la comparsa del diabete e contrastarne la progressione, la terapia si basa su 4 pilastri fondamentali, di cui 3 non farmacologici, come spiega il Prof. Giaccari.
Oggi esistono molti farmaci per curare il diabete, ma tra questi, specie i più recenti, hanno costi elevati e gli Enti regolatori li hanno resi prescrivibili solo dagli Specialisti di Diabetologia, peraltro in maniera complessa, mediante appositi piani terapeutici. “La conseguenza è che l’Italia è fanalino di coda nell’uso di questi farmaci, non solo in Europa, ma anche rispetto a Paesi di altri continenti che hanno un’assistenza sanitaria notevolmente inferiore alla nostra, poiché altrove sono prescrivibili anche da altri specialisti o dai medici di base.
Alcuni di questi farmaci hanno anche il non trascurabile vantaggio di prevenire le malattie cardiovascolari ” evidenzia il prof. Giaccari.
L’importanza dell’alimentazione nelle malattie metaboliche ed in particolare nel diabete di tipo 2, è certamente ben nota e spesso associata alla necessità di rinunciare ai piaceri della tavola a favore di un’alimentazione sana, ma talora poco gustosa, sempre con l’obiettivo di contrastare l’iperglicemia postprandiale, come afferma il Prof. Antonio Ceriello, del Dipartimento Diabetologia – IRCCS Multimedica di Milano.
Due professori, Antonio Ceriello e Gabriele Riccardi e il noto chef “tristellato ”, Heinz Beck , spiegano la malattia diabetica in un agile strumento di conoscenza, utile anche per scoprire come godere dei sapori della buona tavola: “Diabete & Alimentazione ”.
“La nostra vuole essere una provocazione -spiega il Prof. Gabriele Riccardi , Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Università Federico II di Napoli – perché con questo libro non parliamo più di dieta, ma di vero e proprio stile di vita. Ormai, per combattere e prevenire il diabete, non servono più sacrifici e imposizioni restrittive, ma semplicemente accortezza e cibi sani. Un cambio di approccio, questo, che non solo aiuta l’alimentazione, ma migliora anche l’umore del paziente, che riesce quindi ad affrontare con serenità il proprio stato “.