Ambiente

  • IL “CARO” PREZZO DELLA PRODUZIONE DI PLASTICA

    3.700 miliardi di dollari è il costo per società, ambiente ed economia della plastica prodotta solo nel 2019, una cifra che supera il PIL dell’India: lo rileva il nuovo rapporto di Dalberg, commissionato dal WWF. Senza interventi urgenti, questi costi sono destinati a raddoppiare e nel 2040 la plastica prodotta avrà impatti per un valore pari a 7.100 miliardi di dollari, somma equivalente all’85% della spesa globale per la sanità nel solo 2018 e addirittura superiore al PIL 2019 di Germania, Canada e Australia messi insieme.  Il rapporto dimostra come anche i governi e i cittadini stiano consapevolmente e inconsapevolmente sovvenzionando un sistema basato sulla plastica, che produce innumerevoli impatti negativi sull’ambiente e…

  • IL WWF ALLE NAZIONI UNITE: L’ALLEVAMENTO ESTENSIVO COME STRATEGIA DI CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ

    Il WWF partecipa al pre-Summit delle Nazioni Unite sui sistemi alimentariLa pratica del pastoralismo, che interessa il 25% della superficie terrestre emersa nel mondo, è un autentico valore legato alle culture locali. Secondo il WWF, ”l’allevamento estensivo è una delle soluzioni, perché consente di tutelare il benessere animale, la biodiversità degli habitat e dà voce e continuità a culture e tradizioni locali, adottando una soluzione socio-ecologica ai problemi di salute globale. Il WWF rilancia il proprio manifesto Food4Future per ricordarci che il futuro nostro e del Pianeta dipendono dalle scelte che facciamo a tavola oggi. La pastorizia, come modello di allevamento che implica la presenza umana quasi costante con le greggi e le mandrie al pascolo, utilizza in modo prevalente praterie naturali, o…

  • A POCHISSIMI GIORNI DAL PRE-VERTICE FOOD ALLA FAO DI ROMA IL WWF LANCIA REPORT SUL PIANETA “ALLEVATO”

    “URGENTE RIPENSARE IL SISTEMA ALIMENTARE GLOBALE A PARTIRE DAGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI”   •  Il 70% della biomassa degli uccelli del pianeta è pollame da allevamento. Solo il 30% è costituito da specie selvatiche •   Il 60% della biomassa dei mammiferi sul pianeta è costituito da bovini e suini da allevamento, il 36% da umani e appena il 4% da mammiferi selvatici  • Allevamenti intensivi da soli responsabili del 14,5% delle emissioni totali di gas serra e il 40% dei terreni è coltivato per la produzione di mangimi.   • Il 75% delle malattie emergenti è di origine zoonotica. La campagna WWF #Food4Future per ridurre drasticamente il consumo di carne e chiedere maggiore trasparenza di etichette e maggiori regole per allevamenti…

  • Mediterraneo protetto: una partita da non perdere per salvare il nostro mare

    La Presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi, aprendo l’evento di venerdì 2 Luglio, “30by30 per rigenerare il Mediterraneo” ha galvanizzato lo slancio per proteggere entro il 2030 il 30% del nostro mare, in modo efficace e invertire così il trend di perdita di biodiversità. E’ questo il messaggio che la Blue Panda, la barca ambasciatrice del WWF, sta portando in tutto il Mediterraneo con un viaggio attraverso sei aree marine protette. “Quella per il Mediterraneo è una partita da vincere assolutamente entro il 2021. Dobbiamo dare al mare la stessa attenzione che riserviamo alla terra, perché è anche dal suo stato di salute che dipende e dipenderà il benessere della…

  • WWF: LA LOTTA AL COVID FRENA QUELLA ALL’INQUINAMENTO DA PLASTICA

    2 miliardi di tonnellate è la quantità di rifiuti che un mondo sempre più popolato produce ogni anno. Una quantità enorme che potrebbe crescere del 70% entro il 2050. E il fenomeno ha da qualche anno un simbolo: la plastica. Il biennio 2020/2021 avrebbe dovuto segnare la svolta nella lotta dei rifiuti di plastica in natura, che minacciano le specie -in particolare le tartarughe marine- e inquinano gli habitat. Ma il contrasto all’emergenza provocata dal Covid-19 ha riacceso la sfida contro questo nemico, che si ripresenta nell’utilizzo di numerosi oggetti usa e getta, come le mascherine monouso fatte in fibre di plastica. Una buona notizia è che la produzione in UE è, anno dopo…

  • Non gettare le mascherine chirurgiche in mare!

    A causa della pandemia di Covid-19, l’uso di mascherine usa e getta è stato adottato in tutto il mondo come misura precauzionale per rallentare la trasmissione del virus. Ciò ha determinato un aumento senza precedenti della produzione di questi dispositivi di protezione e, purtroppo, una nuova forma di contaminazione ambientale dovuta allo smaltimento improprio. Per fornire una stima preliminare del rilascio di microfibre da una maschera chirurgica scaricata nell’ambiente marino, sono stati effettuati esperimenti di invecchiamento artificiale. I risultati hanno indicato che una singola maschera chirurgica sottoposta a 180 ore di irradiazione con luce UV e agitazione vigorosa in acqua di mare artificiale può rilasciare fino a 173.000 fibre/giorno. Inoltre,…

  • IL MONDO POTREBBE TOCCARE +1,5°C IN UNO DEI PROSSIMI 5 ANNI SE NON VERRANNO PRESE MISURE URGENTI PER RIDURRE LE EMISSIONI

    La temperatura media globale ha circa il 40% di possibilità di raggiungere temporaneamente un innalzamento di 1,5°C in almeno uno dei prossimi cinque anni, secondo un nuovo report sul clima pubblicato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO). Almeno un anno tra il 2021-2025 ha una probabilità del 90% di diventare il più caldo in assoluto, il che scalzerebbe il 2016 dalla prima posizione, secondo il Met Office del Regno Unito, principale centro WMO per tali previsioni. Nel 2020 la temperatura media globale è stata di +1,2 °C sopra la soglia del periodo pre-industriale. Si è anche evidenziata l’accelerazione degli indicatori del cambiamento climatico come l’aumento del livello del mare, lo scioglimento dei…

  • One Health e Zoonosi

    L’emergenza sanitaria in corso sta rendendo tutti più consapevoli di quanto la salute umana sia interconnessa con quella animale e del pianeta in cui viviamo.Un concetto, quello di One Health (Una Sola Salute) che presuppone una collaborazione e un dialogo trasparente e aperto tra istituzioni pubbliche e interessi privati. Un recente sondaggio, presentato da Federchimica AISA (Associazione Nazionale Imprese Salute Animale) ha rivelato  che gli italiani sembrano non saperne ancora abbastanza in fatto di zoonosi e One Health. A distanza di più di un anno, infatti, le cause della pandemia da Covid-19 sembrano non ancora del tutto chiare, mentre pare sempre più evidente che la crescente simbiosi tra uomo e animali…

  • WWF: NATA IN SICILIA LA PRIMA AQUILA DI BONELLI DA UN INDIVIDUO MONITORATO GRAZIE AL SATELLITE

    Dal 2017 ben 28 aquile sono state dotate di dispositivi di tracciamento nell’ambito del Life ConRaSi Bart è un maschio di aquila di Bonelli che, da giovanissimo, vola con un piccolo trasmettitore satellitare montato sul groppone, monitorato h.24 negli spostamenti. È nato nel 2017 nella provincia di Catania e, dopo un periodo di dispersione relativamente breve, si è stabilito nella stessa provincia, in un territorio storicamente mai occupato prima dalla sua specie. Bart è, come si suol dire, un miracolato: due anni fa rimase intrappolato per ore in una profonda cisterna, fortunatamente senz’acqua, e fu salvato dall’equipe del LIFE ConRaSi, accortasi, dall’analisi dei tracciati satellitari, di una situazione anomala e probabilmente di…

  • Come affrontare l’allergia da pollini

    Paolo TestiFarmacista galenista, Milano. Nei soggetti allergopatici la presenza di pollini in primavera può facilmente determinare una reazione di difesa dell’organismo. Di conseguenza, il sistema immunitario interviene con la produzione e la liberazione di mediatori chimici pro-infiammatori, con lo scopo di limitare i potenziali danni di questi allergeni. Il risultato è l’insorgenza di un processo infiammatorio delle vie respiratorie e delle mucose, con la conseguente comparsa di sintomi come rinite, congiuntivite, tosse, asma bronchiale, eruzioni cutanee ed anche stanchezza e predisposizione ad ulteriori infezioni a causa dell’impegno del sistema immunitario stesso. Poiché l’allergia ai pollini tende ad avere un andamento cronico, per il soggetto allergico non è difficile prevederne l’arrivo…